Ballo lentamente con le tue ombre,
non respiro,
vengono da tutti gli angoli della stanza
e da tutti gli angoli del mondo, un giro
solo con ognuna di loro
e piango e ammiro
il tuo volto che velato mi portano
via…
Tango dell’anima mia che ride
anche se più non ti vede
e cede in ginocchio all’andamento
così lento, così lento
del ballo che disegno da solo…
O non è solitudine la luce che in silenzio
deflagra bianchissima e cieca,
non fa l’anima agra, la invita
estrema ala di angeli fuggitivi
nel tuo sguardo la invita a essere
anima ancora,
pazientissima e incendiata, anima
sempre, aurora