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Libero e sorprendente

In che verso va il mondo (Sole 24 Ore)

Libero e sorprendente

Libero e sorprendente. Così è il mondo della poesia. Che tocca cieca e visionaria, vista micidiale d’aquila e sognante, tanti mondi e luoghi e persone. Una bella recente sorpresa è il libro di un bravo poeta piemontese, Tiziano Fratus, anche lui sotto i 40 anni (35 per la precisione) come altri che sto qui segnalando. E’ un libro di bellissima fattura, foto meravigliose e di forte scrittura. Un libro sugli alberi. Ma dire così è poco. E’ firmato dalla sua alacre “Manifatturatorinopoesia” con Marco Valerio Editore. Ci sono sì le foto di alberi secolari stupefacenti da ogni parte del mondo (da Singapore a Palermo, dalla Val d’Aosta al Kenya) e gli appunti che questo poeta viandante ha preso nel suo vagare di “Homo radix”, come dice il titolo. Ci si trova dentro una messe di informazioni su poesie, romanzi, scritture e iniziative legate a queste presenze di alberi prodigiosi. Ma non è solo un bellissimo libro di un poeta sugli alberi. E’ un libro visione. Un libro scritto per un amore esagerato e casto. Una ricapitolazione vasta e tesa della propria fame di vita. Ed è una potente, vissuta e leggiadra indicazione sulla natura stessa dell’esperienza poetica. Che è sempre nell’essere uomini radici, cercatori e custodi di radici, e anche nell’essere uomini albero: pieni di voli, di nidi, di gloria naturale e non artefatta, di pazienza nelle stagioni cupe, come un disegno, un fraseggio segreto e pur eloquentissimo tra terra e cielo. Un libro di poesia in viaggio, tra letture, situazioni comiche, amici poeti sparsi per il globo come altri alberi, voci antiche come Boccaccio e grandi poeti più prossimi, come Pound o Les Murray. Un libro di scoperte e anche di vivacissima appassionata erudizione. Che ci invita tutti a essere poeti e uomini albero. Come nella bella poesia di G. Scabia che Fratus riporta: “il poeta albero/ contiene anche le storie/ che non compaiono a prima vista/ il poeta albero/ è tratto da un invito a ballare (…)”